Riva di Solto
Appunti per il visitatore
Dolcemente adagiato lungo la sponda ovest del lago d’Iseo, ecco Riva di Solto, una piccola perla incastonata tra il blu dell’acqua ed il verde della collina alle sue spalle, coltivata quest’ultima a vite e soprattutto ad uliveti.
Il clima e l’ambiente naturale lo hanno reso luogo ideale e privilegiato della villeggiatura estiva; chi vi giunge da Solto incontra prima le sue due frazioni: Zorzino e Gargarino. Qui merita un’attenzione tutta speciale la graziosa chiesetta di San Cassiano, di antica fondazione. Al suo interno sono visibili, tra le altre opere ampi lacerti della ricca decorazione affrescata (XIV secolo) che doveva in origine impreziosire l’edificio.
Queste due piacevoli località accompagnano il visitatore che scende i tornanti della provinciale, quali fossero uno stuzzicante preludio che lascia presagire un seguito ancor più gradito. E giunti in prossimità del lago ecco infatti apparire Riva.
Passeggiando per le vie si percepisce il suo passato di antico borgo medievale, dedito alla pesca e rimasto essenzialmente intatto nella sua struttura. E’ una sorpresa inaspettata quella che accoglie chi, dalla moderna strada asfaltata che corre lungo il Sebino, attraversa uno dei tanti passaggi voltati o dei vicoli pittoreschi che si addentrano a perpendicolo nell’abitato. E’ come varcare la soglia del tempo, oltrepassata la quale si schiude un mondo fatto di architetture in pietra sbozzata e strette viuzze; viene voglia di seguirle e scoprire dove portano, quali luoghi segreti e appartati nascondano.
Sotto gli occhi di tutti sono invece altri tesori, mute testimonianze del tempo in cui Riva fungeva da porto fortificato del borgo collinare di Solto. Le quattro torri ad esempio, strategicamente posizionate a difesa del paese e utili strumenti di avvistamento dei nemici che potevano giungere via lago. Questi ed altri edifici della stessa epoca sono stati fatti oggetto, negli ultimi anni, di uno studio volto a migliorarne al conoscenza e a promuoverne il recupero e la funzione.
Accanto alla struttura difensiva di via Torre, simbolo di controllo del territorio in un periodo segnato da frequenti conflitti, legato al potere terreno e concreto, sorge una costruzione che afferisce a una sfera molto diversa, opposta: la chiesa dedicata a San Nicola, posta all’estremità nord del paese. Eretta nel ‘500 e oggetto di successive trasformazioni, terminate alla fine dell’800, l’edificio custodisce pregevoli opere pittoriche che spaziano dal Cinquecento al Settecento e oltre.
Il volto del paese è stato in tempi recentissimi abbellito da interventi finalizzati a valorizzare uno dei suoi beni più preziosi: il lungo lago.
E’ un vero piacere per il visitatore intraprendere la tranquilla passeggiata che si snoda lungo la riva, sostare sulle panchine incastonate tra aiuole e ammirare l’opposta sponda bresciana e Montisola.
Seguendo questo percorso in direzione di Castro si può giungere in un luogo di rara e suggestiva bellezza: l’orrido del Bögn di Zorzino. Lì il Sebino si incunea tra ripide pareti verticali che paiono quasi tagliate a coltello nel calcare di Zù. Chi vi si trova a passare, lungo la strada scavata nella roccia agli inizi del secolo scorso o a nuotare in quelle acque si sente come circondato da queste altissime formazioni rocciose, divenendo partecipe di un miracolo naturale originatosi milioni di anni fa.
testi a cura di D.ssa Mariangela Piziali
Bellezze Naturali: l’orrido del Bögn di Zorzino
L’area del Bögn è sicuramente un’area ad elevata valenza ambientale di grande bellezza e suggestione che conserva una grande diversità biologica: spettacolari sono le alte rocce stratificate verticalmente e accostate le une alle altre, invase dal verde dei boschi circostanti.
Vi si giunge a piedi con una bella passeggiata di circa 10 minuti, partendo dal paese di Riva di Solto e procedendo lungo la strada rivierasca in direzione di Lovere.
Seguendo la strada dismessa ed attaversando le gallerie scavate nella montagna, giungerete ad una bella spiaggetta che si trova proprio nel fondo della baia e dalla quale potrete ammirare l’orrido del Bögn in tutto il suo splendore.
In passato il territorio fu interessato da violentissimi fenomeni tettonici che hanno determinato la singolare disposizione delle pareti stratificate, costituite da una roccia durissima ma nell’apparenza fragile data la conformazione a scaglie di spessore e dimensioni varie.
La formazione presenta livelli molto ricchi di fossili, che attestano una abbondanza di fauna ben rappresentata sia dal numero di esemplari che dal numero della specie in ere preistoriche.
Il Bögn costituisce una delle sorprese naturalistiche di maggiore valore del Sebino.
Itinerari Storico Culturali
Parrocchiale di San Nicola di Bari
La chiesa venne edificata nel 1700 e fu più volte restaurata e ampliata. La facciata, con portale in arenaria di Sarnico, è arricchita di decorazioni barocche. Il campanile, edificato nell’Ottocento, conta ben dieci campane. All’interno meritano menzione la pala centrale di Orazio Pilati, che rappresenta l’apparizione di Cristo a San Nicola, datata ai primi del Seicento; e l’altare maggiore e il coro attribuiti alla scuola del Fantoni, databili al Settecento.
Chiesa di S. Rocco
Fu costruita per volere della comunità a seguito della peste che nel 1530 investì il paese. Nel mezzo della facciata a capanna si apre il portale incorniciato da quattro colonne sormontate da un architrave decorato. La chiesa, ad unica navata, presenta all’interno frammenti di affreschi risalenti al Cinquecento, oltre ad una pala raffigurante “La Pietà con San Rocco e San Sebastiano” opera di Enea Salmeggia, detto il Talpino (1589).
Palazzo Martinoni di Calepio
All’inizio del paese si trova l’imponente palazzo della nobile famiglia Martinoni. Al piano terra si trova il bel portico affrescato, con cortile. Il giardino di pertinenza, che un tempo arrivava fino al lago fu staccato dal palazzo per la costruzione della strada litoranea. Adiacente a questa struttura fu fatta costruire dal conte Martinoni una grande casa in pietra, nel cui sotto interrato si trova la cantina in cui veniva conservato il vino prodotto nella zona.
Le torri di Riva di Solto
Anticamente Riva era chiamato il paese delle sette torri. Con tutta probabilità queste strutture facevano parte di un sistema di fortificazione medievale. Oggi giorno sono rimasti i resti di sole quattro torri. Le due che si trovano nei vicoli Rossetti e Cavalli furono abbassate a livello delle abitazioni all’inizio dell’ Ottocento. Le altre due torri sono poste agli estremi opposti del paese: quella di via Montagnola all’estremità occidentale, e la meglio conservata all’estremità orientale, in via Torre.
Castello di Zorzino
Anche la realizzazione di quest’edificio si fa risalire all’età medievale. Secondo la tradizione questo castello sarebbe appartenuto a Giorgino Suardi, che avrebbe dato il nome alla frazione di Zorzino.
Chiesetta di San Cassiano
La suggestiva chiesetta medievale di San Cassiano ad unica navata si trova nella frazione di Gargarino e risale all’XI-XII secolo. Al suo interno sono conservati parzialmente affreschi risalenti al XIV secolo che rappresentavano Cristo in mandorla e i quattro evangelisti, oltre alla storia della passione di Cristo.
Chiesa di San Bernardino
Questo edificio fu costruito nel 1480 sui resti di una più antica costruzione romanica e conserva dell’originario edificio la base del campanile e l’abside. Il campanile attuale fu rialzato nel 1886. Fu visitata nel 1575 da San Carlo Borromeo.
All’interno vi erano gli affreschi quattrocenteschi attribuiti a G. Pietro di Cemmo, trasferito poi nel 1933 nella nuova parrocchiale dei Santi Ippolito e Cassiano Martiri. Oggi questo edificio è sconsacrato.
Parrocchia dei Santi Ippolito e Cassiano Martiri
La chiesa fu realizzata nel 1924 e venne consacrata nel 1933. L’interno si presenta ad unica navata con volta a botte.
Esternamente sul lato sud è presente un porticato a cinque arcate sorretto da colonne in pietra di Sarnico realizzato nel 1989. L’organo forse di scuola Bossi, datato al 1799 da una scritta a china, venne trasportato qui dalla Chiesa di San Bernardino nel 1934.
Percorso alla scoperta di Riva di Solto.
Il porto di Riva di Solto sul lago d’Iseo ha origini molto antiche: il borgo, che conserva ancora l’organizzazione urbanistica di epoca medievale, è percorribile mediante stretti vicoletti su cui si affacciano le case antiche, ancora abitate, e le strutture fortificate.
I numerosi edifici medievali e il loro ottimo stato di conservazione rendono Riva di Solto uno dei borghi medievali meglio conservati nell’area del Sebino.
Andiamo alla sua scoperta attraverso un itinerario storico culturale frutto del sapiente lavoro di ricerca e di studio svolto dalla D.ssa Federica Matteoni.